Alla luce del Workshop di domenica tenuto dalla Dottoressa Santi al Festival della Medicina e della Scienza a Foligno ,dopo le numerose domande e richieste cercheremo di chiarire brevemente alcuni dubbi e concetti fondamentali.
Intanto alcuni cenni di anatomia: l’ATM è una delle articolazioni più delicate del nostro corpo con funzioni molto importanti per la nostra vita: la masticazione, la respirazione, il linguaggio. È un’articolazione bilaterale costituita dal condilo mandibolare e dalla fossa glenoidea dell’osso temporale.
Tra i 2 capi ossei è presente un disco e menisco formato da cartilagine e tessuto connettivo denso. L’ATM viene sorretta e stabilizzata da legamenti e muscoli il cui malfunzionamento spesso determina l’insorgenza di patologie .
I pazienti che soffrono di questi disturbi presentano rumori a carico dell’articolazione, click, doppio click o scrosci; sensazione di orecchio ovattato, ipoacusia, ronzii e vertigini. Frequentemente lamentano mal di testa e nevralgie. A volte sono presenti disturbi importanti quali impossibilità ad aprire la bocca e indolenzimento muscolare, soprattutto al mattino.
Ma veniamo alla terapia ! quali sono i trattamenti di successo? molto spesso vengono proposte terapie con apparecchi mobili o fissi per disallineamento dentale considerato causa di questi disturbi.. Ma udite udite ! e’ormai universalmente riconosciuto dalla letteratura scientifica che i denti non c’entrano ! il ruolo dell’ occlusione dentaria è stato ormai completamente sminuito ( per chi volesse, la Dott.ssa ha alcuni riferimenti bibliografici a disposizione ).
Questi disturbi sono patologie artrosiche da sovraccarico dovute a serramento o digrignamento dei denti che vengono associate prevalentemente a disturbi di origine muscolo scheletrica.
Ecco perché l’approccio terapeutico dovrà essere essenzialmente su base conservativa con approccio multidisciplinare, di seguito un breve elenco :
A livello dentale per chi soffre di serramento o bruxismo l’unico ausilio che andrà ad aiutare il paziente sarà un bite cioè una placca liscia di resina rigida da indossare prevalentemente di notte; terapia comportamentale; fisioterapia; massaggio manuale; trattamenti masso fisioterapici mirati ai muscoli della testa, del collo e della colonna vertebrale perché i muscoli masticatori sono intimamente connessi attraverso l’osso ioide a tutta la catena muscolare discendente.
In conclusione e alla luce delle nuove conoscenze, possiamo notare che il trattamento dei disturbi temporo mandibolari potrà avere successo soltanto con un approccio multidisciplinare con un team di professionisti al servizio dei pazienti.
NEL PROSSIMO ARTICOLO PARLEREMO DEL BITE…
Che cos’è? come deve essere fatto? cercando di rispondere a tutte le domande che ci fate sui social ricordiamo che la Dottoressa Santi Cristina è specialista in Ortodonzia e gnatologia e da molti anni si occupa dei disturbi temporo mandibolari.
Per un appuntamento o per saperne di più telefonate al numero 0743 274739